L’eccidio del 9 gennaio 1950 ha segnato in modo indelebile la storia recente di Modena.

Quel giorno, davanti e attorno ai cancelli delle Fonderie Riunite, sono state spezzate sei giovani vite e con loro il sogno di una città che cercava il proprio futuro nel riconoscimento del diritto al lavoro, sancito dal primo articolo della nostra Costituzione Repubblicana.

La mostra, realizzata in occasione del 70esimo anniversario dell’eccidio, vuole offrire all’intera comunità un momento di riflessione profondo e allo stesso tempo intimo di quei tragici giorni, in cui Modena assistette attonita al vacillare della democrazia. Un percorso fatto di volti, emozioni, dolore, dignità, silenzi che rappresenta, meglio di qualsiasi parola, il patrimonio collettivo di un’intera città.
La mostra è stata ospitata all’interno delle sale dell’ex ospedale di Sant’Agostino, dal 9 gennaio all’8 marzo 2020.

La scelta del luogo ha un forte valore simbolico: in quelle sale vennero esposte le salme e furono ricoverati molti dei feriti; da Piazzale Sant’Agostino, antistante l’ex Ospedale, ebbe inizio il corteo funebre e dalla chiesa omonima, che affaccia sul largo, uscirono i feretri.

L’allestimento ripercorre, attraverso un nutrito e per buona parte inedito apparato fotografico e documentale:

• i giorni immediatamente precedenti quella data
• la giornata del 9 gennaio 1950
• i funerali che si svolsero partendo proprio dalla chiesa di S.Agostino
• la manifestazione in occasione del trigesimo dell’eccidio e le commemorazioni di anni successivi.

All’interno delle sale della mostra sono riprodotti, inoltre, pagine e articoli di giornali d’epoca, il filmato dei funerali realizzato dal regista Carlo Lizzani ed due importanti documenti video contenenti interviste ai congiunti dei caduti.

Infine, chiudono il percorso due opere di Andrea Chiesi.

Questo sito vuole riportare a tutte e tutti la possibilità di visitare la mostra, e al ricordo del singolo di ritrovare se stesso nella memoria collettiva.

Modena non vuole dimenticare.